il rinascimento PUGLIESE

A partire dagli anni ‘90 i vini “del tacco”, un tempo importati al Nord solo come prodotti da taglio, si sono presi la rivincita e oggi Negroamaro, Primitivo, Salice Salentino sono famosi e apprezzati in tutto il mondo

In Puglia il vino è prodotto praticamente ovunque, e rappresenta non solo una risorsa economica, ma anche un legame con la tradizione e la cultura di questi luoghi. La produzione vinicola della regione è sempre stata tra le più importanti d’Italia in termini quantitativi: per anni il vino pugliese che prendeva la via del Nord veniva utilizzato come vino “da taglio” per rinforzare i vini locali, conferendo loro colore, struttura e alcol. Da diverso tempo, però, la situazione è cambiata e i produttori pugliesi hanno iniziato a dedicarsi alla qualità, nella consapevolezza dell’enorme potenziale vinicolo della regione. Negroamaro, Primitivo e Salice Salentino sono vini che negli ultimi anni hanno guadagnato la ribalta internazionale, segnando la ripresa enologica dell’intera Puglia, che vanta oggi ben 25 vini Doc.

I VITIGNI
Le uve a bacca rossa più diffuse in Puglia sono Negroamaro, Primitivo, Uva di Troia, Malvasia Nera (di Lecce e di Brindisi), Montepulciano, Sangiovese, Aglianico, Aleatico, Bombino Nero, Susamaniello e Ottavianello, nome con il quale nella regione si chiama il Cinsault. Non mancano le uve internazionali, su tutte Merlot e Cabernet Sauvignon. Si producono anche interessanti vini bianchi, soprattutto da uve autoctone quali Bombino Bianco, Malvasia Bianca, Verdeca, Fiano, Bianco d’Alessano, Moscato Bianco e Pampanuto. Lo Chardonnay, nonostante sia un’uva che non ha legami storici con la Puglia è, di fatto, l’uva bianca più coltivata e diffusa della regione.

VINI E ABBINAMENTI
In Puglia l’ampia varietà di vini consente di giocare con infiniti abbinamenti. Vediamo caratteristiche e food pairing delle principali tipologie enologiche.
Il Negroamaro alla vista si presenta di colore rosso rubino con riflessi amaranto; al naso si percepiscono intensi profumi di frutti di bosco, specialmente more e mirtilli. Il gusto sprigiona note fruttate di lunga persistenza, con un sapore vellutato e morbido.
Si abbina a formaggi stagionati, pasta e pizza, e naturalmente a piatti tipici pugliesi come la carne d’agnello,
le polpette al sugo, la carne di cavallo alla brace o i famosi involtini di frattaglie chiamati gnomerelli.
Il Primitivo del Salento è un vino molto aromatico, con sapore e profumo intensi: in bocca si ritrovano i sentori percepiti al naso, di bacche, frutti di bosco, fragoline rosse, in un insieme ricco, avvolgente e mediamente tannico, fresco ed equilibrato. Poi c’è il Primitivo di Manduria, caldo, sontuoso e avvolgente, con un bouquet fruttato di prugna e ciliegie sotto spirito, marmellata di mirtilli, a cui si aggiungono fiori appassiti, note speziate e inconfondibili profumi di macchia mediterranea e sale. Al palato è strutturato, caldo, giustamente tannico, mediamente acido, morbido, leggermente salato e ben modulato. Tannini, frutto esplosivo, spezie, sale e struttura: tutte caratteristiche che lo rendono uno dei migliori vini per l’abbinamento con la carne alla griglia e piatti decisi e untuosi.
Il Primitivo va provato con carne alla griglia, pulled pork (maiale sfilacciato al forno), abbacchio, costine con salsa barbecue, brisket (petto di manzo cotto lentamente al barbecue), lasagne al forno. Ottimo anche per farci un brasato.  
Del Rosato del Salento colpisce il magnifico colore rosa corallo, con sfumature intense: in generale è un vino dal profumo fruttato e dal gusto fresco ed armonico.
Gli abbinamenti sono versatili, si va dalla pasta al pomodoro alla pizza, da piatti a base di carne a formaggi, ma è ok anche con piatti di pesce in salsa. Infine, il Salice Salentino può essere bianco, rosso e rosato, ma sicuramente è nella versione in rosso che si fa più apprezzare: colore rosso rubino, profumo intenso e complesso con note elegantemente fruttate, sapore secco, caldo, morbido, giustamente tannico, persistente.
Si abbina bene con pastasciutta (in particolare al ragù), carni miste in umido o bollite, formaggi medi, minestre, arrosti, grigliate di carne e formaggi stagionati.

A Bari a Novembre

Per gli appassionati wine lover, e non solo, si segnala che “Radici del Sud”, l’evento che ha come protagonisti oli e vini del Sud Italia, inizialmente previsto nel periodo dal 10 al 15 giugno, è stato riprogrammato dal 18 al 23 novembre 2020, sempre al Castello di Sannicandro di Bari. Il programma prevede tour di approfondimento sui vitigni autoctoni, incontri per importatori e buyer e il concorso con i vini del Meridione. Per il 23 novembre è previsto il Salone dei Vini e degli Oli del Sud Italia, con i banchi d’assaggio aperti al pubblico. Informazioni aggiornate e programma completo su radicidelsud.it.